Novembre 2020 - by Martina
Oggi abbiamo il piacere di intervistare i Malbianco, una band indie rock davvero energica ed originale. Distorsioni ed elettronica si fondo dando vita a "Galline Elettriche", il nuovo album del trio di Ariano Irpino.
La Band:
Carlo Ferraro - Voce e Chitarra
Antonio Paone - Chitarra
Alessandro Salza - Basso, Chitarra, Elettronica.
1) Come nascono i Malbianco?
Malbianco è un progetto nato da un iniziale lavoro solista di Carlo nel 2014, che proprio in quell'anno da alla luce il primo e omonimo album. Un anno dopo si uniscono Ale ed Anto tramutando il tutto in un power trio un po' bizzarro ed inusuale per quanto concerne la classica formazione rock. Di fatti siamo tre chitarristi che con il tempo hanno adattato il loro ruolo in funzione della band. Nel 2015 esce il nostro secondo album Bloom Boom e cinque anni dopo nel 2020 Galline Elettriche.
2) Com'è composta la band?
A volte ci piace essere un clan, altre invece un simpatico trio di amici.
Ad ogni modo siamo in tre: Carlo, Antonio ed Alessandro.
3) Quali sono gli artisti che vi hanno maggiormente influenzato o dal quale traete ispirazione?
Le band che ci hanno influenzato sono troppe per fare un elenco.
Sicuramente dalla nostra adolescenza ad oggi ci ha fatto compagnia l'alternative e l'underground ma anche molto spesso l'indie rock e l'elettronica. Non abbiamo veri e propri idoli o muse ispiratrici, abbiamo una nostra identità vera e pura che non cadrà mai nella mesta emulazione.
4) Come nascono le vostre canzoni?
Principalmente
5) "Galline Elettriche" è la vostra ultima pubblicazione. Vi va di parlarci di questo album?
Galline Elettriche è il nostro terzo disco in studio e forse quello a nostro avviso più maturo, dopo l'omonimo primo album del 2014 e Bloom Boom del 2015. Come avete potuto notare in questi anni la mancanza del batterista, che potrebbe sembrare casuale, è rimasta invece una scelta ben ponderata. Proprio per questo, siamo riusciti a sperimentare nuove tipologie di suono e nuove frontiere musicali senza mai rimanerne intrappolati al loro interno, come può aver colto chi ha già ascoltato il nostro album. Sia chiaro, non per questo siam diventati autori ed esecutori di tecnicismi distaccati, le nostre canzoni riflettono ancora la realtà e le sensazioni filtrate ogni giorno attraverso i nostri occhi.
6) Qual è il messaggio che volete comunicare attraverso la vostra musica?
A dire il vero questa domanda ci lascia un po' spiazzati, noi facciamo musica per necessità più che per lasciar qualcosa. Le nostre canzoni riflettono realtà e sensazioni che viviamo tutti i giorni, il nostro mood è un flusso azzurro in costante divenire in cui vorremmo le persone si immergessero.
7) Cos'è per voi la musica?
Espressione, libertà ed esigenza.
8) Oggi è ancora importante il talento o entrano in gioco altri fattori che determinano il successo di un brano o di una band?
Il talento non è l'unico fattore per chi cerca il successo. Non tutti possono permettersi di stare sul tetto del mondo. A noi non importa ne avere talento ne avere successo, a noi importa fare arte ed esprimerci al meglio delle nostre capacità. Que serà, serà.
9) C'è un artista o una band in particolare con il quale vi piacerebbe collaborare?
In vero no o per lo meno con nessuno di noto. Ci piacerebbe collaborare con gente che viene dal basso come noi. Supportiamo la scena indipendente.
10) Progetti per il futuro?
La determinazione e l'ambizione è una cosa che non ci è mai mancata.
Per noi esiste solo il presente ergo continuiamo a scrivere musica cercando e spaziando in nuove frontiere sonore.
È quello che ci piace fare, è quello che ci rende liberi.
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